Messico è pieno di leggende, di storia e d´arte. Il miscuglio con la cultura spagnola arrivata dall´altra parte del mondo, creó una esplosione di colore, di fome da ringraziare a Dio, sia quello all cuale si credeba prima oppure quello que stato venuto con ir Preti Franciscani. Da una parte l´ origine della cultura del Messico che esiste da centinaia di anni, con la conoscenza della terra, dei movimenti dei pianeti, con il rispetto della natura concentrato in cerimonie offerte al cielo, alla pioggia, al sole, e successivamente con l´imposizione delle idee del Medioevo venute dall´Europa e portate dagli Spagnoli, hanno creato una fusione di idee, religiose, di lingua, sociali, amministrative, culturali che hanno dato vita al Messico attuale.
I preti francescani sono arrivati in Messico, solo pochi anni dopo la Conquista, e quando questo è avvenuto, la caduta della grande città di Tenochtitlan in 1521, nacque solo un anno dopo, un bambino, chi soffri la devastazione causata per gli invasori. Il piccolo chiamato Acualmeztli perse suo padre durante l’ultima battaglia che gli aztechi affrontarono contro le truppe di Hernan Cortes, pochi mesi dopo, muore la madre a causa delle torture inflitte come punizione per avere incolpato agli invasori e non accettare l’idea di perdere la sua civilita. Acualmetzli divento orfano, cosi Hernando de Alarcon, uno degli capitani delle truppe di Cortes decise di adottarlo.
Acualmetzil, cambio suo nome a quello di Ignacio de Alarcon y Roquetilla.Come un creollo, ricevo la migliore educazione, frequento la prima università spagnola costruita nella Nuova Spagna, il collegio della Santa Cruz de Tlatelolco, imparò lo spagnolo, Latino, Nahuatl, Otomi, e tutte le scienze conosciute a quell´epoca. Altro che una profonda educazione cattolica. Alla età di 16 anni, era pronto per ottenere un grado unniversitario in Spagna, a modo di esame ha dovuto scrivere una completa autobiografia, cercando in questa eredita di conoscere quello che era accaduto ai suoi genitori. Il risultato fu un profondo odio verso gli spagnoli abbandonò la Università, e portando con sé la scultura di Giessucristo, è andato con gli Chichimecas che non accetarono ai conquistatori e lottarono per anni per la loro liberta. Per 6 anni Aculametzil lotto contro gli spagnoli, mori in Jilotepec, lasciando il Santo Cristo de los Agonizantes come una preziosa eredita ai suoi compagni.
Il popolo di Xilotepec, comincio una devozione per il Cristo de los Agonizantes, però alcuni abitanti del paesino, considerandolo un’eredita verso loro, approfittando il buio della notte, fuggono portando con loro il Cristo, attraversando l´unica uscita esistente nella piccola citta, era l´ anno 1560. Gli abitanti di Xilotepec decissero di inseguirli per recuperare la preziosa immagine, alcuni giorni dopo, stanchi e affamati in mezzo alle secche altipiani del villaggio di Dan’u (nome attuale Nopala, Hidalgo) succede qualcosa che la gente pensa sia un miracolo: l´ immagine di Cristo diventa di colore nero, in piena notte, evitando cosi il furto dei furiosi jilotepecani che volevano ricuperare indietro il Cristo. Come parte di una leggenda suona affascinante, pero in realtà quello che è avvenuto fu che la scultura scompare con olio di un tipo d´albero mesquite, conosciuto come Pirul, chiamato anche “Palo del Peru”, che diventa di colore nero quando se sparge, e viene usato per evitare le termite.
Continuando a scapare per l´area conosciuta come El Bajio, dove la pioggia fa diventare la terra un pantano, qui la gente con la immagine arrivò a Camino Real de Tierra Adentro, dove Balthazar Lopez Ledesma, padrone di casa, offri la sua protezione conducendoli a La Estancia e decide di tenerci la immagine, la nasconde e cosi la protegge. Per fare tornare gli Xolotepacanos pensa di offrirli pulque, liquore proveniente del maguey. Una volta ubriachi restituisce una copia del Cristo che in questo caso, é di colore bianco. A Estancia di Baraona rimane la scultura reale, nera come la notte.
L´unica chiesa esistente, Templo della Asuncion, è il posto dove l´mmagine del Cristo de los Agonizantes fu depositato. Cosi inizia la venerazione, ovve gli eventi di Estancia de Barahona sono successi, e ora conosciuta come Salamanca, Guanajuato. Pero la storia no finisci qui. Nella notte del martedì santo del 1560, all´impproviso, le campane cominciarono a chiamare tutti i Cristiani in chiesa, smarritti tutti sorpresi, sentirono le campane chiamando senza una previa notifica, e non portando buone notizie. Quando tutti erano dentro in chiesa, sono riusciti ad ammirare il vero miracolo. Il Cristo Nero abbate la testa in posizione di morte, che significa che ha deciso di rimanere sempre in Salamanca.
FELIZ AÑO BENJAMÍN, QUE ESTE 2010 SEA PROPICIO PARA QUE SE CUMPLAN TUS ANHELOS Y PROSIGAS TU LABOR DE CRONISTA, QUE NOS AYUDA A INCREMENTAR EL ACERVO CULTURAL. UN ABRAZO CORDIAL. SERGIO MORALES POLO
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